In Bangladesh, (ma anche in India e Pakistan) il getto dall'acido sui volti è un modo per farsi giustizia. La stragrande maggioranza delle vittime sono donne e bambini. Oggi, a Dakha, capitale del Bangladesh, si è svolta una manifestazione, per ricordare i dieci anni della fondazione dell'organizzazione Acid Survivors Foundation, (www.acidsurvivors.org). Riunisce e difende le persone che hanno subito questo attacco che ha segnato per sempre la loro vita.
L’acido solforico è un liquido corrosivo che viene usato per le batterie delle auto. Basta un bicchiere in pieno viso e il tessuto della pelle viene divorato in un istante e in modo permanente. Spesso si perde la vista ed il movimento facciale. Le persone colpite sono costrette ad alimentarsi di liquidi per mezzo di una cannuccia. L’acido può penetrare fino alle ossa, intaccando i muscoli. In alcuni casi le vittime muoiono. Alcune tentano il suicidio.
Il primo caso documentato di aggressione con l’acido risale al 1967 quando una giovane dona venne colpita da un pretendente perché la madre non accettò la proposta matrimoniale dell’uomo. La donna non può respingere le attenzioni di un uomo, perché il rifiuto viene visto come un insulto alla sua famiglia. Non ha diritto a possedere nulla. E quando subisce questi attacchi, perde anche la possibilità di sposarsi.
(fonte: corriere.it)
2 commenti:
Sai cosa mi disturba? che se pubblichi un post sulla Lolita del momento ti scaricano diecimila commenti, se posti una pagina che vuole far capire come vivono i figli di un dio minore.... silenzio. O forse ci sara' chi scrivera' che e' una barbarie. Sto seguendo Ballaro', mi dico che il popolino non e' altro che la proiezione di chi li rappresenta. Vuoi che capiscano un tema scottante come il post che hai scritto?
Tina
Sapevo benissimo che un post come questo avrebbe avuto meno attenzione della solita vignetta, ma l'importante è provare a parlare anche di questi temi...
Sul fatto che la gente è lo specchio di chi li rappresenta, hai perfettamente ragione...
Buona serata!
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