
I professori dovranno superare un «test dal quale emerga la loro conoscenza della storia, delle tradizioni e del dialetto della regione in cui intendono insegnare». Stop dunque alla selezione basata sui titoli di studio. È quanto la Lega chiede che sia inserito nella riforma della scuola ora all'esame della commissione Cultura della Camera. Ma il presidente della commissione, Valentina Aprea (Pdl), dice no e convoca il comitato ristretto investendo della questione direttamente la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La Lega però si oppone. E la riforma, per il momento si blocca. (da corriere.it)
9 commenti:
Tra vita, morte e miracoli preferirei la seconda :-D
Bisogna sapere un pò di tutto...ma tanto i miracoli sono solo due righe.:)
E visto che si tratta della lega, non basta dire...celoduro?
La metto sull'ironico che se devo fare un commento serio, non basta la treccani.
Bella Poeta, bella sul serio.
Grazie Tina, troppo buona...buttiamola sull'ironia che a pensarci bene è una notizia inquietante...
Che dialetto parlavano i professori che hanno bocciato per tre volte quel bietolone del figlio di Bossi ???
Forse parlavano solamente Italiano e quel carciofo del figlio di Bossi non li capiva.
Solo così posso spiegarmi la proposta di quei finocchi della Lega(insensovegetale).
Ripensandoci,ho capito che la proposta della Lega è impregnata da grande umanità e rivolta al solo interesse del Professore.
Quando un Professore Palermitano che insegna a Milano,si sente dire da un allievo:"DA VIA I CIAP,PIRLA"deve capire che non riceve un complimento e una Professoressa Barese che insegna a Bologna,deve essere edotta che:"SOCHMEL"non è una marca di caramelle.
Che guaio non poter raccontare "tutto" di Salvini...
che stronzata!
@Crocco: ed io che avevo già comprato la sua biografia.:)
@Andrew: non so che lingua hai usato...ma è la parola giusta per una proposta del genere.:)
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