IL PROMOTORE FINANZIARIO DI ARCORE E I NOSTRI RISPARMI

Cari amici, in questi ultimi giorni il nostro amato premier Silvio Berlusconi ne ha combinate di tutti i colori.
E dire che in un primo momento insieme a Giulio Tremonti aveva gestito benino la crisi finanziaria mondiale.
Fino a quando si è improvvisato promotore finanziario, consigliando agli italiani di non vendere le azioni (peccato che a quel punto le borse mondiali avevano già perso il 40% in un anno).
Ha proseguito poi consigliando l'acquisto di Eni ed Enel, due società secondo lui molto sottovalutate ai prezzi attuali.
Ciliegina sulla torta, venerdì ha ventilato l'ipotesi di una possibile chiusura delle borse. Salvo poi smentire dopo 10 secondi, quando già tutto il mondo lo stava prendendo per pazzo.
Tutte queste dichiarazioni sono state fatte rigorosamente durante l'orario di contrattazione delle borse.
In un paese normale Berlusconi, avrebbe commesso più di un reato, primo tra tutti quello di aggiotaggio (visto che lui è un presidente del consiglio e non il parrucchiere sotto casa) e certe dichiarazioni a borsa aperta non si fanno.
Ma l'Italia non è un paese normale.