
(vignetta inserita nel n.36 del Quotidiano della satira di lunedì 27-04-2009)
Stalking è un termine inglese (letteralmente: perseguitare) che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, spesso di sesso opposto, perseguitandola ed ingenerando stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità.
La persecuzione avviene solitamente mediante reiterati tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata.
Lo stalker può essere un estraneo, ma il più delle volte è un conoscente, un collega, o un ex-partner, che agisce spinto dal desiderio di recuperare il precedente rapporto o per vendicarsi di qualche torto subito. (da wikipedia.it)
FINALMENTE UNA BUONA LEGGE
Il D.L. 23 febbraio 2009, numero 11, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 febbraio 2009 (e convertito nella legge 23 aprile 2009, n. 38, pubblicata in G.U. n. 95 del 24 aprile 2009) introduce nel codice penale l'articolo 612-bis, dal titolo "atti persecutori", che al comma 1 recita: «Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.»