lunedì 16 giugno 2008

LA LETTERA DI BERLUSCONI A SCHIFANI. E' L'INIZIO DELLA DITTATURA

Ecco la lettera che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato al presidente del Senato Renato Schifani. Il testo è stato diffuso da Palazzo Chigi.

«Caro Presidente, come Le è noto stamane i relatori senatori Berselli e Vizzini, hanno presentato al cosiddetto 'decreto sicurezza' un emendamento volto a stabilire criteri di priorità per la trattazione dei processi più urgenti e che destano particolare allarme sociale. In tale emendamento si statuisce la assoluta necessità di offrire priorità di trattazione da parte dell'Autorità Giudiziaria ai reati più recenti, anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato. Questa sospensione di un anno consentirà alla magistratura di occuparsi dei reati più urgenti e nel frattempo al governo e al Parlamento di porre in essere le riforme strutturali necessarie per imprimere una effettiva accelerazione dei processi penali, pur nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali. I miei legali mi hanno informato che tale previsione normativa sarebbe applicabile ad uno fra i molti fantasiosi processi che magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me per fini di lotta politica. Ho quindi preso visione della situazione processuale ed ho potuto constatare che si tratta dell'ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in ciò supportato da un Tribunale anch'esso politicizzato e supinamente adagiato sulla tesi accusatoria. Proprio oggi, infatti, mi è stato reso noto, e ciò sarà oggetto di una mia immediata dichiarazione di ricusazione, che la presidente di tale collegio ha ripetutamente e pubblicamente assunto posizioni di netto e violento contrasto con il governo che ho avuto l'onore di guidare dal 2001 al 2006, accusandomi espressamente e per iscritto di aver determinato atti legislativi a me favorevoli, che fra l'altro oggi si troverebbe a poter disapplicare. Quindi, ancora una volta, secondo l'opposizione l'emendamento presentato dai due relatori, che è un provvedimento di legge a favore di tutta la collettività e che consentirà di offrire ai cittadini una risposta forte per i reati più gravi e più recenti, non dovrebbe essere approvato solo perchè si applicherebbe anche ad un processo nel quale sono ingiustamente e incredibilmente coinvolto. Questa è davvero una situazione che non ha eguali nel mondo occidentale. Sono quindi assolutamente convinto, dopo essere stato aggredito con infiniti processi e migliaia di udienze che mi hanno gravato di enormi costi umani ed economici, che sia indispensabile introdurre anche nel nostro Paese quella norma di civiltà giuridica e di equilibrato assetto dei poteri che tutela le alte cariche dello Stato e degli organi costituzionali, sospendendo i processi e la relativa prescrizione, per la loro durata in carica. Questa norma è già stata riconosciuta come condivisibile in termini di principio anche dalla nostra Corte Costituzionale. La informo quindi che proporrò al Consiglio dei ministri di esprimere parere favorevole sull'emendamento in oggetto e di presentare un disegno di legge per evitare che si possa continuare ad utilizzare la giustizia contro chi è impegnato ai più alti livelli istituzionali nel servizio dello Stato.
Cordialmente, Silvio Berlusconi».

Lettera che ha dell'incredibile. Non vedo come la sospensione di migliaia di processi sia un provvedimento a favore della collettività. Non credo che in questo modo si raggiunga la 'certezza della pena' promessa in campagna elettorale.
L'unica che può puntare i piedi è la Lega (Alleanza Nazionale è ormai una colonia dal Pdl), non ci resta che sperare che Bossi ce l'abbia ancora duro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo dico con rassegnata disperazione: gli venga concessa l'impunità, l' ossessione che segue da un ventennio, almeno eviteremo altri 5 anni di leggi ad personam e il Parlamento potrà pensare anche ad altro; sostenere la Giustizia ormai è accanimento terapeutico.

ilpoeta ha detto...

Giusta osservazione la tua.
Metterci una pietra sopra è una soluzione, almeno non farà più la vittima.
Ma l'educazione civica che abbiamo studiato a scuola allora era una barzelletta...

Anonimo ha detto...

dico ma siamo matti?!? metterci una pietra sopra? si, giusto, continuiamo a calare la testa e a fargli fare quello che vuole. sono nauseato da questo modo di fare. i primi responsabili di tutto ciò siete proprio voi.

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