Cari amici, ieri siamo stati costretti a sorridere amaramente guardando la graffiante vignetta dell'Economist su Belusconi-Nerone. Il solito fido Bonaiuti ha subito criticato la scelta del prestigioso giornale inglese, ma c'è ben poco da criticare. Non è colpa dell'Economist se il nostro premier dà segni di pazzia e sta portando l'Italia alla rovina. Uno che vede come principale problema del paese la giustizia (o meglio i suoi problemi con la giustizia) è quantomeno miope. Uno che smentisce regolarmente e senza pudore quello che ha detto solo qualche ora prima non è una persona credibile, soprattutto se si tratta delPresidente del Consiglio.
Uno dei pochi che in questo momento sembra realista (anche se come al solito lo fa a modo suo) è Tremonti. Nel suo discorso alla Camera di ieri ha detto delle cose condivisibili. Come ad esempio il fatto che stiamo vivendo una grave crisi economica (finalmente se n'è accorto) e che tale crisi potrebbe aggravarsi. Ha aggiunto poi che in questo contesto l'Italia non è messa affatto bene, zavorrata com'è da un debito pubblico spaventoso. Addio quindi a qualsiasi riduzione della pressione fiscale (non ha spiegato però se stiamo per fare la fine dell'Argentina e se i nostri BOT sono ancora sicuri).
Tremonti poi ha detto un'altra cosa "rivoluzionaria" (in giorni come questi almeno lo è) e cioè che la magistratura:"sta svolgendo un'importante azione moralizzatrice".
Attendo a breve una dichiarazione di Berlusconi in cui dice che Tremonti stava scherzando......
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